Assicurazione online e nuovi trend per i consumatori digitali, i dati per insurtech e mga

La diffusione delle assicurazioni online è stata in parte rallentata dalla diffidenza dei consumatori che tendono a considerare più affidabili i servizi tradizionali.

Negli ultimi anni tuttavia sta emergendo una maggiore predisposizione verso le polizze digitali.

È quanto emerge dal report “Consumatore digitale. Come evolve la propensione verso l’offerta assicurativa” pubblicato dall’Italian Insurtech Association (IIA), in cui il 77% ha dichiarato di essere interessato ad acquistare prodotti digitali, contro il 45% del 2019.

Heca con la sua MGA e la sua Agenzia di Sottoscrizione è impegnata da anni in questa direzione, promuovendo servizi e assicurazioni online, e un'ecosistema di tecnologie sviluppate internamente per agenti e broker.

 

Le polizze digitali: i dati dell’IIA
 

L’indagine si è svolta attraverso una serie di interviste, avvenute tra aprile e maggio 2022, su un campione di 1000 partecipanti di cui: il 39%, dai 18 ai 35 anni; il 46%, dai 35 ai 60; il 15% dai 60 in su.

Dall’insieme dei dati raccolti emerge che il 78% conosce le polizze digitali anche se il 31% non ne ha ancora acquistate.

Con riferimento all’ultimo anno, il 47% di chi ha acquistato una polizza, negli ultimi 12 mesi, si è rivolto ai servizi digitali e il 93% si è dichiarato molto soddisfatto.

 

Cosa apprezzano di più i consumatori
 

Tra gli aspetti più apprezzati, il 70% dei consumatori digitali hanno indicato:

  • i prezzi inferiori rispetto all'agenzia;

  • la possibilità di gestire la polizza in autonomia e dal proprio smartphone;

  • la facilità di utilizzo e di acquisto;

  • la possibilità di attivare la polizza, solo quando necessaria, e di personalizzarla in base alle proprie esigenze.
     

Tuttavia, emerge la necessità, per gli operatori del settore, di riuscire a coniugare modelli di business in cui coesistano l’offerta di servizi digitali e forme di consulenza tradizionali.

Il 61% infatti continua a considerare un valore aggiunto la possibilità di rivolgersi a un consulente per ricevere assistenza, anche in caso di acquisto di una polizza full digital o di un Check-up Assicurativo.

 

Quali Polizze attirano i consumatori digitali
 

Le assicurazioni in formato digitale, che interessano maggiormente gli utenti, sono soprattutto le polizze Rc Auto (69%), seguite da Viaggi (57%) e Salute (53%).
 

Per il 40-50% invece si tratta di:

  • Infortuni

  • Assicurazione medica ed RC per animali domestici

  • Per il mio smartphone

  • Assicurazione per beni tecnologici

  • Per altri mezzi trasporto (bici, monopattino)

  • Responsabilità Civile Privata

  • Per attività sportive

  • Assicurazione Casa

  • Vita
     

Cresce l’attenzione anche verso le polizze dedicate all’attività sportiva, infatti sanche se il 70% di chi pratica uno sport non è ancora assicurato, l’80% ha dichiarato di voler acquistare un’assicurazione.

 

Quale futuro per polizze digitali: identikit dei consumatori
 

Nel complesso più di tre italiani su quattro hanno manifestato il loro interesse verso le assicurazioni online.

Se da un lato non emergono particolari differenze per quanto riguarda la fascia di età e il sesso, dall’altro si denota una forte distanza sul piano geografico.

La maggior parte dei consumatori interessati ai servizi online proviene dal Nord, con il 78%, contro il 28% del Centro- Sud.

Le ragioni sono da ricercare nelle fratture economico-sociali che dividono il territorio nazionale: diverse opportunità professionali, diversa qualità della vita, una trasformazione digitale non inclusiva che spesso lascia fuori le fasce meno agiate.

Il Covid-19, del resto, ha imposto la necessità di ricorrere a servizi digitali già esistenti ma ancora poco utilizzati superando le diffidenze e favorendo una maggiore consapevolezza sia dei consumatori che degli operatori del settore.

Tuttavia, allo stesso tempo, ha esacerbato le disuguaglianze rendendo ancora più difficile colmare il divario economico-sociale.

Se da un lato, quindi la digitalizzazione è destinata a essere un processo irreversibile - l’IIA stima che entro il 2030 l’80% dei servizi assicurativi saranno digitali - dall’altro deve ancora affrontare un percorso tortuoso favorendo una maggiore conoscenza dell’insurtech e superando gli ostacoli strutturali del nostro Paese.