L’IVASS ha aggiornato la lista dei siti internet comunicati dagli intermediari italiani regolarmente iscritti al RUI, e da quelli esteri iscritti nell’apposito Elenco annesso al RUI, utilizzati per la promozione e la distribuzione dei prodotti assicurativi.
La pubblicazione della lista avviene periodicamente con il fine di tutelare il consumatore e garantire l’accesso a un servizio trasparente e sicuro.
Nel documento sono state incluse tutte le comunicazioni inviate entro il 5 giugno 2023, data di scadenza indicata dal Provvedimento IVASS 128/2023.
I siti esclusi dalla lista
Dall’elenco sono stati esclusi:
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i siti risultati inaccessibili, in costruzione, bloccati o in manutenzione;
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gli indirizzi che indicano l’accesso a “un ambiente protetto” e che consentono l’accesso solo tramite l’inserimento di credenziali e login;
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i siti delle Compagnie Assicurative che non sono specificamente riferiti all’intermediario;
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i siti che offrono beni o servizi diversi dalle assicurazioni che non contengono una sezione dedicata alla promozione e/o il collocamento di prodotti assicurativi;
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i profili social e le pagine web personali non adibiti ad attività di intermediazione assicurativa.
Futuri aggiornamenti e nuovo portale
L’Ivass informa che provvederà a inserire i siti internet che saranno comunicati dopo questa data nel primo aggiornamento mensile.
La lista sarà pubblicata anche nella forma open data insieme agli altri dati RUI già disponibili in tale formato. Attraverso questa versione sarà possibile verificare anche l’intermediario a cui si riferisce il singolo sito internet della lista.
Con il Provvedimento n. 134/2023, inoltre, l’IVASS ha apportato rilevanti modifiche al Reg. IVASS 40/2018 per quanto attiene all’accesso e alla gestione del Registro degli intermediari assicurativi (RUI).
In particolare:
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sono state inserite nuove modalità di accesso al Registro, tramite identità digitale (SPID), carta nazionale dei servizi (CNS) o carta d’identità elettronica (CIE);
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le imprese e le società, iscritte nel RUI, potranno accedere con tali modalità per il tramite del legale rappresentante che, a sua volta, potrà delegare a uno o più soggetti;
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è stato abrogato l’obbligo di compilazione del modello elettronico inviato a mezzo PEC per le istanze e le comunicazioni e sostituito con nuove modalità informatiche;
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con il nuovo portale web RUI verrà implementata la sezione F per la registrazione degli intermediari assicurativi a titolo accessorio che erano stati temporaneamente allocati nella sezione A del registro.
Intermediari e consumatori sempre più digitalizzati
Con questi interventi l’Ivass persegue principalmente due obiettivi: garantire un servizio sicuro ed efficiente agli intermediari; evitare che i siti fantasma e le truffe online possano impattare negativamente sul mercato delle Polizze digitali e l’immagine delle Insurtech italiane.
Secondo il Presidente dell’Italian Insurtech Association (IIA), Simone Ranucci, il mercato assicurativo digitale italiano ha un potenziale elevato di crescita e sviluppo.
Sia i consumatori che gli intermediari sono sempre più proiettati al mondo dei servizi digitali
Questa tendenza emerge anche dallo studio “Broker Tech: Intermediari Assicurativi proiettati al futuro” realizzato nel 2022 dall’Italian Insurtech Association (IIA) e EY, con la collaborazione di Wide Group, e il patrocinio dell’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni (AIBA), che ha interpellato gli intermediari sul livello di digitalizzazione del loro business.
Dai dati è emersa una forte predisposizione di questi ultimi verso i processi di digitalizzazione, considerati fondamentali per andare incontro alle esigenze dei consumatori sempre più digitalizzati.
Nel 2021 +34% degli intermediari ha scelto canali digitali
Se infatti, nel 2021, l’80% degli intervistati dichiarava di non disporre di alcuno strumento digitale per la distribuzione dei propri prodotti (come app o siti web), secondo il nuovo studio solo il 46% ha dichiarato di non utilizzare canali di vendita online.
Dall’indagine, inoltre, è emerso che oltre la metà degli intervistati (64%) ha dichiarato di essere pienamente consapevole sia delle opportunità derivanti dalla digitalizzazione del mondo assicurativo che delle capacità elevate delle Insurtech di supportare il lavoro manuale degli intermediari.
I dati evidenziano un cambio di rotta molto importante per il settore che, in un anno esatto, ha segnato il passaggio dall' indifferenza nei confronti di questi strumenti, alla consapevolezza del loro potenziale sino all’adozione.
Lo sviluppo e l’evoluzione del settore richiede chiaramente la collaborazione sinergica di tutti gli attori coinvolti.
Gli intermediari, infatti, devono approcciarsi al mondo digitale attraverso la formazione costante e l’acquisizione di nuove competenze.
Le compagnie, invece, devono lavorare per incentivare l’adozione di strumenti tecnologici garantendo servizi sicuri ed efficienti che rispondano alle esigenze professionali degli intermediari.
In questo modo si può dare vita a una strategia win-win per tutte le parti coinvolte. Questo approccio promuove una maggiore integrazione tra le compagnie assicurative e gli intermediari, nonché tra questi ultimi e i consumatori. Ciò si traduce in una miglior capacità di comprensione e soddisfazione delle esigenze degli utenti, garantendo benefici reciproci per tutti gli attori del settore.
Si tratta di un percorso fondamentale considerando che secondo le previsioni dell’IIA, entro il 2030, l’82% dei consumatori di servizi assicurativi sarà digitale.
Heca tra le realtà più sicure e innovative
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