Bancassicurazione digitale per banche e compagnie con heca agenzia di sottoscrizione

La Bancassicurazione e l'acquisto di servizi assicurativi tramite canali bancari, è cresciuto soprattutto negli ultimi dieci anni.

Un trend che trova conferma nel report “Bancassurance: It’s time to go digital” pubblicato da McKinsey&Company, società internazionale di consulenza con sede negli USA, che ha condotto lo studio su oltre 20 Paesi: Africa (Egitto, Marocco e Sud Africa), Asia-Pacifico (Australia, Cina, Hong Kong, India, Giappone, Russia, Singapore, Corea del Sud e Thailandia), Europa (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna e Regno Unito), America Latina (Brasile e Messico) e Stati Uniti.

Tra il 2011 e il 2019 la vendita tramite bancassicurazione dei prodotti dei rami vita e danni ha superato gli altri canali. In particolare i premi sui prodotti vita sono cresciuti del 3,6 per cento all'anno (contro il 3,1 per cento negli altri canali). Allo stesso tempo i premi per i prodotti danni sono cresciuti a un tasso del 5,3 per cento all'anno (contro il 2,0 per cento negli altri canali).

 

Quali sono le dimensioni di questo fenomeno in Italia?
 

In Italia l’andamento del fenomeno, dal 2005 a oggi, ha seguito ampie oscillazioni. Ci offre una mappa l’analisi dell’IVASS “Le relazioni tra banche e assicurazioni in Italia” (Quaderno n. 18/2021).

La quota dei servizi di Bancassicurazione è passata dal 24 al 15 per cento, tra il 2005 e il 2011, con una ripresa successiva graduale che ha raggiunto il 21 per cento nel 2019. L’incremento è stato particolarmente significativo nel biennio 2017-18 (pari a 5 punti percentuali).

Nel complesso, tra il 2005 e il 2019, il valore dei premi raccolti attraverso gli sportelli bancari è aumentato sia nel ramo vita (da 39 a 47 miliardi) che nel ramo danni (da 0,5 a 2,4 miliardi).

In seguito alla crisi finanziaria (2009-2012) la quota dei premi del ramo vita ha registrato un calo di 16 punti percentuali, passando dal 50 al 34 per cento. Negli anni successivi tale quota è costantemente aumentata attestandosi a circa il 45 per cento alla fine del 2019. Per quanto riguarda invece la quota dei premi dei rami danni è emersa una cresciuta dall’1 al 7 per cento.

È importante evidenziare comunque che nel 2019 circa il 35 per cento dei premi delle compagnie assicurative italiane era ricollocabile al canale bancario, per un importo di 49 miliardi di euro.

 

Qual è stato l’impatto del covid-19? La nuova Bancassicurazione è digitale.
 

Sul piano europeo le incertezze legate alla pandemia e le chiusure hanno provocato un calo compreso tra il 20 e il 50% nelle vendite di nuove attività di bancassicurazione, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Tuttavia la causa di questa discesa non è da attribuire alle restrizioni ma alla riduzione della richiesta di nuovi prodotti a causa della minore domanda di prestiti da parte dei consumatori. Allo stesso tempo, però, il settore è riuscito a sostenere l’urto nel mantenimento del portafoglio clienti già esistente e nei rinnovi grazie alla distribuzione dei servizi tramite i canali digitali.

In realtà la preferenza dei clienti per l’utilizzo degli strumenti digitali era già in crescita prima del COVID-19, ma è innegabile che la pandemia abbia provocato un’impennata della digitalizzazione dei servizi.

Come mostrano i dati forniti ancora una volta da McKinsey&Company il coinvolgimento dei clienti mobili con le banche ha registrato un picco significativo tra marzo e maggio 2020.

Lo studio inoltre suggerisce che il maggiore impiego dei canali digitali è tutt'altro che temporaneo. Sia i clienti che gli operatori (bancari e assicuratori) infatti sono accomunati dall’intenzione di aumentare l’impiego delle tecnologie.

Il 14% dei clienti europei infatti ha dichiarato l’intenzione di utilizzare le app di mobile banking anche quando finiranno le restrizioni.

Allo stesso modo, da un sondaggio su 125 dirigenti assicurativi in ā€‹ā€‹Europa, è emerso che il 57% degli intervistati vede uno scenario distributivo post-pandemia caratterizzato da "accelerazione della digitalizzazione e cambiamento significativo nel mix di canali".

È chiaro che la società e gli operatori stiano mostrando una maggiore attenzione al digitale comprendendo le sue potenzialità e le sue risorse.