Quando si parla di Bancassicurazione si fa riferimento all’integrazione che si è determinata tra gli istituti bancari e le compagnie assicurative.
Si tratta di un neologismo di origine francese, “Bancassurance”, che fa la sua comparsa negli anni Ottanta per identificare la distribuzione, tramite canale bancario, di particolari prodotti assicurativi che presentano, tuttavia, anche carattere di investimento.
Da questo tipo di sistema traggono dei vantaggi entrambi gli attori coinvolti.
Le banche vanno incontro a una maggiore redditività grazie alla diversificazione dei prodotti e all’ampliamento del portfolio dei clienti. Inoltre, si servono della complementarità tra alcuni prodotti bancari e assicurativi collegando, per esempio, l’erogazione di un prestito, finalizzato all’acquisto di un immobile, a una polizza del ramo danni.
Le compagnie assicurative, a loro volta, possono usufruire della rete di informazioni di cui dispongono le banche per raggiungere più clienti e, allo stesso tempo, realizzare economie di scala e di scopo nella distribuzione dei prodotti.
Si tratta in realtà solo di alcuni dei vantaggi che derivano da questo modello, sufficienti però per comprendere le ragioni della sua diffusione.
Ma quanto vale la Bancassicurazione oggi? E qual è la situazione nei mercati europei e in Italia?
L’Italian Insurtech Association (IIA) ha pubblicato, nell’aprile del 2022, un’indagine “Linee guida per la digital bancassurance del futuro” con l’obiettivo di analizzare l’evoluzione del settore bancassicurativo ed evidenziarne i punti di forza, debolezze e potenzialità.
In Europa, i prodotti maggiormente interessati dall’integrazione del sistema bancario e assicurativo sono prevalentemente quelli afferenti ai rami Vita e Danni.
Nel mercato Vita e Danni il modello bancassicurazione si è affermato soprattutto in: Italia, Spagna, Francia, inclusi Portogallo e Malta.
Analizzando l’andamento del mercato Vita, tra il 2016 e il 2020, si evidenzia inoltre una crescita del fenomeno con una copertura del canale bancario di oltre il 60%.
Per quanto riguarda invece i prodotti del ramo Danni, nonostante il canale bancassicurazione abbia acquistato terreno, i principali distributori restano ancora Broker e Agenti.
Bancassicurazione in Italia tra il 2016 e il 2020
In Italia si iniziano a intravedere i primi passi delle banche nel settore assicurativo intorno agli anni Novanta.
Nell’ultimo decennio si è assistito a una maggiore diffusione del fenomeno, probabilmente spinto da tassi di interesse bassi, dalla deregolamentazione del sistema finanziario, e dalla crescente concorrenza degli intermediari.
Nel 2020, la distribuzione dei prodotti assicurativi tramite sportelli bancari è stata pari, nel 2020, a 62,5 miliardi di euro, rappresentando nel complesso circa il 58% della raccolta assicurativa, posizionandosi come primo canale seguito da quello agenziale.
Questo fenomeno riguarda per il 96% le polizze del ramo Vita e il restante 4% il ramo Danni.
Per quanto riguarda i servizi del ramo Vita, tra il 2016 e il 2020, è emerso un aumento della raccolta dei prodotti multiramo, passando da circa 13,5 miliardi di euro a quasi 17 miliardi di euro.
Nel ramo danni auto, nello stesso periodo, si è evidenziata una quota di mercato del 3% e un valore medio di 420 milioni di euro, con un picco nel 2018 dove la raccolta dei premi ha raggiunto i 550 milioni di euro.
Per quanto riguarda il ramo danni non auto si è assistito a un incremento, con una raccolta che è passata da 1,7 miliardi di euro, del 2016, ai circa 2,6 miliardi di euro del 2019, con un temporaneo calo nel 2020 a causa della pandemia. La Bancassicurazione rappresenta circa il 10% della raccolta nel ramo danni non auto.
I primi dati post-pandemia
Dopo la breve contrazione causata dal Covid-19 emerge, dai dati del primo trimestre del 2021, un ritorno del mercato ai livelli pre-pandemia, che si è attestato a circa 32 miliardi di euro.
In particolare si è registrata ancora la crescita dei prodotti multiramo che, nel primo semestre 2021, hanno rappresentato oltre 1/3 della raccolta complessiva, segnando una crescita del 36% rispetto al 2019.
Per quanto riguarda il ramo danni si è evidenziata nel primo trimestre del 2021 un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Un trend di crescita che si è confermato nei mesi successivi.
Gli ostacoli da superare
Questi dati sono un segnale di ripresa del mercato a pieno regime nonostante le difficoltà del periodo pandemico.
Tra le ragioni principali di questa crescita: la ripresa generale del sistema economico-sociale dopo uno stallo; la maggiore sensibilità degli italiani, sul tema della salute e della sicurezza; la continua evoluzione del corpus normativo.
Un fenomeno che potrebbe crescere in modo esponenziale se si superassero alcuni ostacoli legati alla digitalizzazione dei servizi del sistema di bancassicurazione.
Secondo i dati dell’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma in collaborazione con CRIF, nel 2021 il 45% degli italiani hanno deciso di diminuire o interrompere il rapporto tradizionale con la filiale a favore di mobile e home banking.
Tuttavia le banche, se da un lato hanno effettivamente digitalizzato i propri servizi, dall’altro, includono i servizi assicurativi solo in modo trasversale: solo il 15% delle banche dispone di un’offerta assicurativa digitale e solo il 10% vende polizze tramite la propria app mobile.
Le maggiori resistenze derivano dalla difficoltà di spiegare i prodotti ai clienti (55%), dall’idea che i clienti siano poco interessati (45%) e dall’opinione che il valore di questi prodotti sia insufficiente a giustificare lo sforzo e gli investimenti in digitalizzazione (36%).
Si tratta tuttavia di diffidenze e ostacoli destinati a essere superati.
Il sistema bancario, infatti, non potrà ignorare a lungo la crescente integrazione di questi prodotti e la necessità di rispondere alle esigenze dei consumatori che richiedono con sempre maggiore frequenza prodotti flessibili e digitali. Il rischio è di perdere le opportunità offerte dalla bancassicurazione digitale.